Siate eretici: l'eretico ha poche certezze e tante domande, l'unico modo per essere sempre in cammino

Ciao Walter, uomo del sorriso….

Ho visto Walter non molto tempo fa lungo piazza Palermo, entrambi stavamo spingendo due passeggini, in questa nuova fase della vita dove siamo diventati nonni.

Ci siamo fermati a parlare felicissimi entrambi di quanto ci stava accadendo, commossi per la gioia che la vita ci stava regalando.

Lui era raggiante, al settimo cielo….

Poi ho saputo che Walter ci ha lasciati e tutti noi che lo abbiamo conosciuto ci sentiamo da oggi più soli…..

Ci troviamo tutti a ricordarlo e a pensare a lui, perchè, per un sangiovannese e soprattutto per chi ha vissuto al Calambrone Walter ha rappresentato tanto.

Io non sono nato al Calambrone, ma ci ho vissuto per oltre 20 anni, ed entrare al Calambrone, era come entrare nella vita di una nuova comunità, fatta di incontri per strada, di serate alla Perla, di ore prenotate al campo da tennis, di vita intrecciata a quella di chi abita con te all’interno della tante case che formano il quartiere.

Walter ha contribuito in modo determinante a fare in modo che tutto questo non scomparisse, restasse vivo. Lui insieme agli altri amici, ma direi quasi suoi “fratelli” del Calambrone.

Ha ridato vita al quartiere, un quartiere che racchiude una parte importante della vita di San Giovanni.

Forse quella parte più genuina, vera, fatta del sudore degli operai, della gente che con tanti sacrifici si era acquistata quelle piccole case dopo una vita di lavoro.

Fatta anche dall’aiuto reciproco, da quel contatto umano che si respira e si vive ancora oggi in un piccolo villaggio come il calambrone.

Con Walter siamo diventati non solo nonni, ma anche padri insieme perchè Azzurra ha il tempo di Stefano.

Ci siamo frequentati nelle nostre reciproche case e anche amicizie condivise, passando insieme tanti bei momenti di leggerezza, di canzoni, di ricordi, di cene, ma anche di riflessione, sulla nostra San Giovanni, sul lavoro che c’era o non c’era, sulla situazione dell’Italsider, sulla politica…..

E poi il calcio, la Sangiovannese fin da ragazzi, lui sempre nella tribuna scoperta, con il suo amore spassionato per i colori bianco-azzurri, sempre nel cuore del tifo più vero, ma sempre in modo obiettivo, da vero sportivo.

Da Walter (come dalla sua splendida Marisa) mi sono sempre sentito accolto per come sono. Una delle cose più belle che una persona può regalarti.

Mi viene in mente poi Walter e la sua bicicletta, con cui si muoveva per le strade della città. Con lui l’incontro era sempre caloroso, gioioso, perchè per lui incontrare una persona conosciuta era una cosa sempre bella; ci si fermava per scambiare due chiacchere, per parlare un pò, sempre accolti dal suo sorriso.

Il sorriso e il calore che sapeva dare sono le cose più belle che mi porto dentro, il ricordo più caro. Insieme alla sua semplicità.

In quel sorriso e quel calore c’era un messaggio grande: che la vita è bella per le cose semplici che può regalarti, che la vita stessa è sempre un regalo che va vissuto con gioia.

Questo era quello che si percepiva in Walter. La gioia di vivere, dell’incontro, del suo sentirsi parte di questi spazi, luoghi, persone che chiamiamo comunità.

E alla sua comunità Walter ha dato tanto.

Mi piace “sfruttare” la foto pubblicata da Milva Tinacci che credo rappresenti un bellissimo ricordo di Walter.

Grazie per la tua amicizia e per la tua presenza, sempre discreta, affettuosa, piena di sole….

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