Quei quartieri dove il buon Dio non dà i suoi raggi, perchè ha già troppi impegni per scaldar la gente di altri paraggi, ben rappresentano la realtà attuale non solo della città ligure, ma anche della realtà del nostro paese.
Apertura e chiusura, specchio dell’Italia di oggi dove, pensando alla difficile e complicata gestione dei migranti, proprio i porti e il mare sono ciò che più divide noi cittadini, tra chi è per impedire loro l’accesso in modo rigido e chi invece vuole offrire accoglienza e aiuto a chi scappa dalla miseria e dalla repressione.
Genova dove proprio in questi giorni è in grave difficoltà la sua principale banca, la Carige, così come è avvenuto in giro per l’Italia in altre banche negli ultimi anni, come il Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria e alcuni istituti del Veneto.
Genova dove si sono alternati negli ultimi decenni governi locali di destra e di sinistra, senza che nessuno sia riuscito a far fare un salto di qualità alla città, come d’altronde accade da quache decennio anche nei governi centrali che si sono alternati alla guida del nostro paese.
Genova città della decadenza e dell’amore, di criminalità e volontariato, come questa nostra penisola dove organizzazioni criminali e mafie convivono con l’attenzione e l’impegno di milioni di persone verso gli ultimi e i poveri.
tanti anni canto con te, per dare voce agli ultimi, ai vinti, ai
fragili, ai perdenti. Canto con te e con tanti ragazzi in Comunità.
«Geordie» o «Michè», «Marinella» o «Bocca di Rosa» vivono accanto a me,
nella mia città di mare che è anche la tua. Anch’io ogni giorno, come
prete, «verso il vino e spezzo il pane per chi ha sete e fame». Tu,
Faber, mi hai insegnato a distribuirlo, non solo tra le mura del Tempio,
ma per le strade, nei vicoli più oscuri, nell’esclusione.
In quell’aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.