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L’incredulità di San Tommaso

Oggi si ricorda la figura di San Tommaso Apostolo morto in India il 3 luglio del 72.
Quindi prima di tutto i miei aguri vanno a tutte le persone che hanno questo bellissimo nome.
Noi tutti ricordiamo il Santo soprattutto per i suoi dubbi sulla resurrezione di Gesù, fino a quando il Signore stesso apparve nuovamente agli apostoli, invitando proprio lui a mettere le mani sul suo costato. L’opera “l’incredulità di Tommaso” di Caravaggio, credo che ben rappresenti la sua figura.
Ma questa mattina mi è capitato di leggere un commento a questa pagina di Vangelo da parte delle Clarisse di Mantova nella loro rubrica quotidiana “Parole e vita” che mi è piaciuto particolarmente.
Loro ci invitano a guardare a Tommaso come a colui che pur manifestando i suoi dubbi, non abbandona i suoi amici e resta con loro, condividendo ansie e paure.
Mi sono riconosciuto molto in questi pensieri perchè rappresentano anche il mio modo di essere di credente animato da tanti dubbi e perplessità, ma che comunque non riesce a fare a meno di avvertire questa presenza e di sentirsi parte di questa comunità.
Quella pagina di Vangelo termina con le parole di Gesù rivolte a Tommaso “perchè mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno“.
Una frase forte letta spesso come un rimprovero dettato dall’amore che il Signore ha verso l’apostolo.
Però penso e spero che sia altrettanto importante l’atto di fedeltà che Tommaso compie verso la comunità che si va creando subito dopo la resurrezione del Cristo.
Nei dubbi che la fede ci pone, nelle domande che spesso non trovano risposta, nella partecipazione a celebrazioni che pongono spesso più interrogativi che certezze, nelle diversità di vedute che animano la chiesa, sentire forte comunque il desiderio di continuare a restare qui, sia al tempo stesso anche la prova d’amore nostra personale verso Gesù e il suo messaggio.
Tommaso è incredulo, ma non tradisce, ascolta, dubita, discute, spinto dall’amore per quel Gesù che ha conosciuto e amato.
Non lascia quella casa e quelle persone da cui poi prenderà corpo la vita della chiesa nel mondo….
Auguro a me e a tutti di avere la capacità di Tommaso, pur nell’incredulità, di non lasciare e abbandonare la via della fede……

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