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Migranti e richiedenti asilo, la bella esperienza di Montesilvano guidata da un sindaco di centro destra

Dopo aver parlato della bella esperienza di integrazione di cittadini stranieri a Mechelen in Belgio, oggi ci spostiamo in Italia nel comune di Montesilvano, lungo il mar Adriatico, in Abruzzo in provincia di Pescara, oggetto in questi mesi di attenzione e di studio niente di meno che dall’Università della Sorbona, e anche da parte della agenzia di stampa France Press. 

Da oltre un anno il Sindaco di centro destra Francesco Maragno, ispettore della Guardia di Finanza, eletto primo cittadino nel 2014, sta operando una bellissima esperienza di integrazione verso le persone soggiornanti nello Sprar aperto nella sua città e al quale il Comune di Montesilvano ha aderito.

Proprio l’agenzia di stampa internazionale France Press ha indicato Montesilvano come una delle città più virtuose su queste tematiche. 

Il “modello Montesilvano” ha cercato di coniugare insieme la salvaguardia e la tutela della sicurezza cittadina, lo sviluppo turistico e commerciale del territorio e le aspettative dei migranti stessi. Tra l’altro in un paese che già conta circa 5.000 cittadini stranieri residenti, quasi il 9% dell’intera popolazione (circa 55.000 abitanti).

Con l’adesione allo Sprar nel 2017 si è riusciti a diminuire il numero dei richiedenti asilo presenti nel territorio che prima  soggiornavano in centri troppo grandi, fino alle attuali 101 persone, impegnate in lavori nell’ambito della cura del verde, delle manutenzioni del cimitero cittadino e, nel corso dell’ultima stagione estiva, di assistenza nelle due spiagge accessibili della città, affiancando a aiutando i diversamente abili a fruire dei servizi messi a loro disposizione. 

Il progetto Sprar del Comune di Montesilvano è stato valutato dal ministero dell’Interno, all’atto della sua presentazione nel 2017, come il più corposo e articolato a livello nazionale, a dimostrazione che già sulla carta, tale progettualità si mostrava concreta e ricca di punti di forza. 

Ora i risultati ottenuti sembrano dar ragione al Sindaco Maragno che ha creduto in questo progetto, tanto da essere assunto a modello internazionale da studiare e da seguire.

Un progetto che sembra “cozzare” proprio con quanto prevede il decreto sicurezza del governo giallo-verde, dove invece si tende a diminuire la presenza in Italia degli Sprar (di solito organizzati in piccole strutture) e ad ampliare i grandi centri, togliendo il controllo sui migranti dalle comunità locali e dai Sindaci che più di tutti invece hanno una conoscenza diretta del territorio e sanno anche quanto e come è possibile accogliere migranti nelle proprie città, predisponendo progetti specifici.

Inoltre il progetto di Montesilvano “cozza” anche con quanto deciso in questi giorni in Lombardia (sempre amministrata dal centro destra), dove la Regione ha deciso di premiare le città che smetteranno di far lavorare i migranti e richiedenti asilo in attività di volontariato nella pulizia di giardini e aree verdi, favorendo invece in queste attività le professionalità italiane.

In attesa delle “alte professionalità” italiane che in Lombardia opereranno nei giardini pubblici per togliere sporco, foglie, preservativi e quant’altro, in terra di Abruzzo il Sindaco di Montesilvano continua nella sua bella opera di integrazione che ogni giorno di più avvicina nel territorio che amministra queste persone in cerca di un  futuro e i suoi concittadini, rendendo Montesilvano un segno di speranza.


Piace terminare proprio con le parole del Sindaco Francesco Maragno che pochi giorni dopo l’arresto di Mimmo Lucano a Riace, così rispondeva a una domanda di un giornalista dell’Espresso: Se mi sento minacciato, dopo l’arresto di Mimmo Lucano? Assolutamente no. Abbiamo ottenuto in questo lungo e difficile percorso l’apprezzamento dei cittadini, che hanno compreso in pieno tutti i vantaggi che lo Sprar ha prodotto sulla loro qualità della vita”.


Complimenti a questo Sindaco illuminato che risponde con saggezza alle paure e all’intolleranza.

 

Il Sindaco di Montesilvano, e uno dei progetti di accoglienza e integrazione in corso nel comune abruzzese


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